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DANS LE PAYS D'ELDORADO
Ce qui le surprit davantage, et qui
lui fit le plus de plaisir, ce fut le
palais des sciences, dans lequel il
vit une galerie de deux mille pas,
toute pleine d'instruments de
mathématique et de physique.
Ciò che maggiormente lo stupì, e
che più gli fece piacere, fu il
palazzo delle scienze, nel quale
vide una galleria lunga duemila
passi, tutta piena di strumenti di
matematica e di fisica.
Voltaire,
Candide, 1759, XVIIILA PIOGGIA
COLLEZIONE 1
Gli strumenti di Fisica
La collezione del Liceo Ginnasio "Terenzio Mamiani" costituisce una testimonianza
di eccellenza della strumentazione presente nei gabinetti di fisica dei licei dalla fine
del XIX alla metà del XX sec. e documenta la presenza di una officina interna alla
scuola.
Comprende strumenti di insigni costruttori e alcuni dei manufatti realizzati nel liceo.
I reperti ritrovati sono circa duecento e, di questi, centoquattro sono oggetto della
mostra e soggetto di un catalogo scientifico sistematico.
Gli strumenti esposti sono stati recuperati e valorizzati attraverso attività di restauro
conservativo e catalogazione. Inoltre sono arricchiti da schede descrittive riguardanti
dati tecnici, funzionamento e notizie storiche.
Per una completa e corretta ricomposizione filologica, ci si è potuto avvalere di testi
del "Fondo Mamiani" e di documenti di archivio.
La collezione, oltre che per il suo valore intrinseco, è particolarmente interessante dal
punto di vista didattico. Essa consente di tracciare differenti itinerari tematici. Infatti,
selezionando e riordinando opportunamente gruppi di strumenti, si possono affrontare
in modo rigoroso argomenti di fisica classica.
Tutte le attività sono state effettuate dalle professoresse Nicoletta Allegretti e Patrizia
Cassieri, docenti di questo istituto, con la consulenza del dottor Carlo Triarico
dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Le foto e la versione
informatica del catalogo sono stati curati dal signor Giuseppe Di Pastena, tecnico dei
laboratori di Fisica e Scienze del Liceo. All'allestimento della mostra ha collaborato il
signor Giovanni Succurro.
